Quante volte capita nel parlare con altri di ricevere una critica o molto semplicemente un messaggio aggressivo, manipolativo, non costruttivo?
Di cosa sto parlando?
“Le chiedo scusa per il disturbo, le sottraggo un po’ di tempo per mostrarle una cosa che le interesserà di certo”
“Vedo che non hai ancora proprio imparato a parcheggiare come si deve!”
“Mentre ti aspettavo ho dato un’occhiata al tuo lavoro. Direi che ci sono molte correzioni da fare”
“Qualche volta preferirei non tornare a casa a pranzo. C’è sempre qualcosa che non va”
L’elenco potrebbe continuare.
Che fare in queste situazioni?
La reazione che proviamo sarà probabilmente di disagio e, forse vorremmo vincerlo scappando, aggredendo a nostra volta o adattandoci controvoglia a quanto l’altro ha da suggerirci (senza nostra richiesta!).
Ma è utile reagire sempre in questo modo? Chi perde? Noi o l’altro? Noi! Perciò ecco alcune strategie che possiamo adottare quantomeno per proteggerci, per cercare di mantenere il controllo della situazione, il coltello dalla parte del manico.
Disco rotto
Tecnica che consiste nel ripetere in modo sistematico e con tranquillità ciò che vogliamo o non vogliamo, senza farci trascinare dalle argomentazioni altrui.
“Sono occupata e non mi interessa” “Le ripeto sono occupata” “Guardi non mi interessa proprio”
L’annebbiamento
Consta nell’acconsentire in modo generale e generico a quanto l’altro ci suggerisce, senza farci coinvolgere nella comunicazione dell’altro e cambiare quindi la nostra opinione. Tale tecnica ha il pregio di non dare l’idea di una preconcetta ostilità.
“Capisco che Lei abbia bisogno di concludere in fretta, ma io…”
“E’ probabile che ci siano tante cose da migliorare. Ritengo però…”
L’asserzione negativa
Tecnica che consiste nell’ammettere il nostro errore. Occhio! E’ importante ammetterlo con serenità, in modo del tutto liberatorio, senza trascinarsi dietro inutili sensi di colpa. L’immagine di noi ne esce rinforzata (basta correggere l’errore commesso e impegnarsi a non ripeterlo)!
Non solo, toglie aggressività e smonta l’ “avversario”
“Sì è vero avrei potuto fare meglio, starò più attento in questa circostanza”
L’inchiesta negativa
Consiste nel chiedere informazioni sulla critica che abbiamo ricevuto. Tale tecnica è più utile con una critica costruttiva, cioè realizzata per migliorarci non per manipolarci.
“Non vi è interessato l’incontro di questa mattina? Perché? Quale parte avreste voluto approfondire?
Discriminazione selettiva
Tecnica che consta nel raccogliere, in un messaggio critico, solo una parte ed in particolare quella che siamo disposti a discutere (magari quella per la quale ci sentiamo maggiormente preparati).
Il disarmo dell’aggressività
Consiste nel rispondere a una critica espressa con connotati violenti con un comportamento estremamente calmo. Attenzione però, tale tecnica può irritare.
Come già ho scritto altrove però, nel proteggerci, non dimentichiamoci di cogliere nella critica che ci è stata mossa, quel quid che ci permette di migliorarci! Buon lavoro!
Dott.ssa Elisabetta Gusmini
Psicologa Treviglio