Delusione: come gestirla al meglio e trasformala in opportunità.

delusioneLa delusione è quell’emozione che viviamo ogni qualvolta ciò che accade non è esattamente come lo avevamo pensato. Non importa di cosa si tratti: può essere un amico che ha fatto o detto qualcosa che non ci saremmo aspettati, un problema sul lavoro, un disaccordo col partner, un esame che non è andato come avremmo voluto, un film che non ha soddisfatto le nostre aspettative.

La delusione ha quindi a che fare con le aspettative che ci creiamo di un evento, di una situazione, di una persona.

Se  l’aspettativa non si verifica e ciò ci disturba, ecco che viviamo il sentimento della delusione.

Ovviamente il grado di malessere è dato dall’importanza che attribuiamo a quanto accaduto. Probabilmente la delusione provata per il finale di un film non creerà la stessa emozione negativa rispetto allo scoprire che il nostro partner ci ha tradito.

VI RACCONTO UNA STORIA

“Una giovane donna stava attraversando un periodo particolarmente difficile, pieno di delusioni e fatiche. Le sembrava che nulla stesse andando nella direzione da lei desiderata. Una sera, stanca, parlò con sua nonna di quanto le stava accadendo. Le raccontò quanto fosse affranta, poiché dietro ogni problema sembrava se ne nascondesse un’altro ancora più grande e peggiore. Sentiva di non avere più energie e voleva arrendersi.

La nonna, dopo averla ascoltata con attenzione e pazienza, la portò in cucina. Lì, senza aggiungere parole, riempì tre pentolini con dell’acqua e li mise sul fuoco: nella prima mise una carota, nella seconda un uovo e nella terza, alcuni grani di caffè.

Dopo quindici minuti, la nonna spense il fuoco e tolse la carota e l’uovo dall’acqua, versando invece il caffè in una tazza. Solo a quel punto chiese alla ragazza: “Cosa vedi?”

“Vedo una carota, un uovo e il caffè” rispose la giovane senza capire.

L’anziana signora fece notare alla nipote quanto la carota fosse morbida mentre l’uovo duro, e le diede da bere una tazzina di caffè. La ragazza guardava la nonna in modo perplesso.

La nonna sorrise e incominciò a spiegare: “La carota, l’uovo e i grani di caffè hanno affrontato la stessa sfida: l’acqua bollente. Ciascuno di loro ha però reagito in modo diverso. La carota, dura e forte, nell’acqua è diventata morbida, molle e debole. L’uovo, al contrario era fragile e liquido ed è diventato solido e duro. I chicchi di caffè invece hanno risposto in un altro modo ancora: non solo sono rimasti uguali, ma hanno trasformato l’acqua bollente in una bevanda che in molti apprezzano”.

La nonna continuò parlando dolcemente: “Ciascuno di noi può vivere molte delusioni, come è capitato a te ora, ma solo ognuno di noi può scegliere come affrontarle. Possiamo fare come le carote: forti e dure all’inizio per diventare molli e deboli. Possiamo procedere come le uova: indurendosi sotto la corazza per evitare di soffrire nuovamente. Possiamo scegliere di reagire come i grani di caffè i quali, anche durante i momenti più duri e bui, non perdono l’obiettivo, e al loro passaggio lasciano comunque il meglio di sé”.

COSA FACCIAMO DELLA NOSTRA DELUSIONE?

In sostanza, cosa ce ne facciamo delle aspettative infrante e delle delusioni?

Ci lasciamo gestire o vogliamo provare a imparare qualcosa di noi attraverso ciò che ci accade?

Dal mio punto di vista anche le delusioni possono essere uno strumento per crescere e migliorarci.

Ecco i miei suggerimenti da tenere in una mano:

Pollice: viviamo la nostra emozione di dolore e/o di rabbia.

Parla con una persona fidata, scrivi, piangi. Tutto ciò è utile per vivere l’emozione e quelle che l’accompagnano (rabbia, dolore, sconforto, paura, frustrazione) e prepararti a lasciarle andare. Per questo stai attento a condividere troppo utilizzando i social media o raccontando a tutti quanto ti è accaduto. Rischi di rimanere intrappolato nella rete dei feedback che amplificheranno le tue emozioni negative invece di aiutarti a lasciarle andare.

Condividere può stemperare e aiutare, condividere troppo e indiscriminatamente può ampliare il sentimento di delusione e di tristezza rendendoti faticoso il superamento dell’emozione stessa.

Concediti del tempo per riprenderti, ne hai tutto il diritto, ma non esagerare. Se ti accorgi di non riuscire a superare la delusione e la tristezza corri ai ripari.

Indice: Ricordiamoci che siamo persone diverse.

Dopo aver vissuto l’emozione della delusione il nostro bisogno sarà quello di cercare ci capire cosa è successo. Durante tale valutazione è importante ricordare che ciascuno di noi ha il proprio modo di vedere la realtà e nessuno di noi può leggere (nemmeno i più esperti) nella testa di un altro. Possiamo avere più o meno strumenti, ma nessuno reagirà sempre come avremmo fatto noi. Questo non è un male, solo è opportuno ricordarselo prima di giungere a conclusioni e valutazioni che possono ritorcesi contro di noi.

Medio: Proviamo ad utilizzare quanto accaduto per analizzare, capire, approfondire.

Cosa abbiamo imparato di nuovo di noi stessi dalla delusione vissuta? L’aspettativa che ci eravamo creati era adeguata? siamo delusi per qualcosa che potevamo gestire oppure per qualcosa per la quale non avremmo potuto fare nulla?

Non corriamo il rischio di vedere tutto nero… non generalizziamo e non valutiamoci negativamente per esserci aspettati qualcosa di inadeguato. Ricordiamoci che anche in questa circostanza abbiamo la possibilità di imparare.

Anulare: Proviamo a guardare il mondo da un’altra prospettiva e cambia aspettativa.

Per fare questo può essere utile provare a proiettarci nel futuro. “Quanto sarà rilevante per me tra una settimana, tre mesi, sei, un anno quanto è accaduto?”. Tale domanda può aiutarci a tornare con i piedi per terra, a valutare con nuovi occhi e sentire emozioni diverse. Sono stato bocciato ad un esame, non è per nulla piacevole, ma posso recuperare il prossimo semestre? E’ vero sei stanca e avresti desiderato trovare la cena pronta, rientrando a casa. Ma tuo marito da quanto è tornato? E soprattutto, tuo marito è tornato sano e salvo e lo puoi abbracciare.

Mignolo: cerca una nuova soluzione.

Se quanto avevi progettato non è andato a buon fine, non è propriamente la fine del mondo. Prova a pensare a cosa di nuovo hai imparato di te nella situazione: non è già un bel traguardo?

Imparare dai propri errori è utile per aprirsi a nuove opportunità con degli strumenti in più nella valigetta degli attrezzi. Come posso perseguire ciò che mi interessa percorrendo nuove strade?

dott.ssa Elisabetta Gusmini

Psicologa Psicoterapeuta Treviglio

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