Psicologa Treviglio
Dott.ssa Elisabetta Gusmini
Sono Elisabetta Gusmini: psicologa e psicoterapeuta, mi piace aiutare le persone a trovare nuove soluzioni ai loro problemi. Lo faccio accompagnandole a cogliere il significato che sta dietro la loro fatica e fornendo strumenti pratici e concreti per affrontarla.
Ancora al liceo sognavo un lavoro che concretizzasse la mia passione, oltre che propensione, ad aiutare gli altri.
Il percorso è stato lungo, spesso ho cambiato direzione alla ricerca di ciò che mi sembrava meno fumoso possibile e, da 10 anni circa, eccomi qui come professionista!
Mi sono laureata in Psicologia clinica e di comunità presso l’Università degli Studi di Padova, convinta che i problemi non sono solo e sempre frutto di difficoltà personali, perché spesso il contesto nel quale viviamo contribuisce al nostro malessere.
In questa direzione mi sono specializzata in Psicologia Scolastica: volevo aiutare i ragazzi a modificare stili di pensiero e difficoltà relazionali che alla lunga si possono trasformare in problemi ancora più grandi.
"La richiesta sulle tematiche di tipo relazionale da parte dei ragazzi pur essendo abituali in adolescenza non dovrebbero essere sottovalutate. Ricerche longitudinali infatti, dimostrano che il comportarsi in un modo o in un altro non è tendenza passeggera (magari semplicemente determinata da possibili condizioni ambientali sfavorevoli). In mancanza di interventi intenzionali ed efficaci per porvi rimedio, tali comportamenti rimarranno stabili nel tempo, almeno nel periodo scolastico, e anche in diversi contesti sociali."
Nel frattempo mi sono diplomata in Psicoterapia ad Approccio Strategico e ho seguito una supervisione serrata dalla quale ho imparato che molte nostre fatiche nascono dal modo in cui percepiamo noi stessi, gli altri, il “mondo”. E così ho incominciato a lavorare anche nel mio studio.
Quando stiamo male spesso si perde il senso della misura, si peggiorano i rapporti o ci si isola.
Si ha paura di cambiare, di fare il salto verso l’ignoto.
MENO MALE! Sì! Tutto questo è normale! Pensa se non provassi un po’ di paura, non ti prepareresti o lo faresti male (un po’ come se, per andare in vacanza in montagna, mettessi nella valigia costume da bagno, ciabatte e salviettone) o, peggio ancora, ti butteresti a capofitto in imprese pericolose perché sottovalutate.
A volte però succede che il cambiamento è l’unica strada, e rimandarlo diventa dispendioso.
Non hai mai pensato quale costo può avere sul tuo benessere, sulla qualità della tua vita, il non-cambiamento?
Da quanto tempo procrastini una decisione? Pensa a come potrebbe essere la tua vita ora!
Hai quindi intenzione di bruciare i prossimi anni della tua vita?
La psicoterapia ad approccio strategico si occupa delle relazioni tra le “cose” e non delle “cose” in sé, di come i problemi persistono, piuttosto che del perché i problemi si formano, di come è possibile innescare un cambiamento, invece del perché le difficoltà perdurano (Valeria Verrastro).
Il cambiamento perciò ha la precedenza sulla chiarificazione del passato, l’obiettivo a cui si tende ha la priorità sulle cause.
La psicologia strategica considera ogni individuo attivo e competente di se stesso, figlio delle scelte che quotidianamente compie di fronte agli eventi che la vita ci sottopone. Si caratterizza quindi per l’attenzione posta al modo in cui le persone percepiscono e gestiscono la propria realtà (Giorgio Nardone), sul circolo vizioso tra le tentate soluzioni messe in atto autonomamente e la persistenza del problema (Andrea Fiorenza).
Questo è l’approccio che ho scelto per accompagnare le persone a trovare una soluzione ai loro problemi e alle loro fatiche in tempi brevi.
Un approccio concreto e alla portata di coloro che vogliono essere pragmatici. Seguendo questa filosofia:
ogni colloquio è occasione per individuare come la persona si è costruita il mondo che vive e il significato che attribuisce al problema;
stabilisco insieme alla persona l’obiettivo specifico di benessere da raggiungere;
offro strumenti concreti per affrontare, gestire e risolvere il problema;
interrompo terapie che non portano a risultati.