Le nostre menti sono sempre impegnate a generare pensieri che influiscono sui nostri sentimenti e sul nostro umore. Spesso questi pensieri non rappresentano la realtà, benché possano sembrare molto reali e influenzare le nostre emozioni, quali la felicità, lo stress, la tristezza o la paura. Cosa è allora la felicità?
I pensieri angoscianti o negativi prendono il sopravvento, tuttavia esiste una spiegazione evolutiva: i nostri primi antenati dovevano necessariamente focalizzare l’attenzione sulle potenziali minacce al fine di evitare i pericoli. Oggigiorno, invece, questa tendenza a lasciare che i pensieri angoscianti si ripetano nella nostra mente può effettivamente complicare le situazioni che ci troviamo a dover affrontare, impedendoci di farci sentire al sicuro. I pensieri negativi ripetitivi generano solo ulteriori preoccupazioni e scenari apocalittici, in pratica un caos interiore che si alimenta da solo.
Quando questo accade, è importante ricordare che il modo più efficace per acquietare questo caos mentale è continuare a pensare al presente.
Pensare al presente non significa evitare o negare i nostri pensieri, bensì si tratta di un metodo molto efficace per alleviare i sintomi di ansia e depressione, i traumi e le sofferenze che sono radicati nel passato o che sono legati al futuro. Rimuginare sul passato può renderti triste o indurti a rimpiangere qualcosa che non puoi cambiare. Preoccuparsi del futuro può farti sentire ansioso e provare ansia per qualcosa che non puoi controllare o predire. Tuttavia, pensare al presente migliora la concentrazione e la capacità di prendere buone decisioni, e ciò ti consentirà di pianificare davvero il tuo futuro.
La buona notizia è che la maggior parte dei nostri pensieri sono il frutto di abitudini e inerzia. Pensare al presente è un modo per interrompere queste abitudini. Inoltre, facendo pratica riuscirai a sviluppare nuovi modi di pensare che ti aiuteranno a stare meglio.
Pratica la mindfulness
Quando la mente genera pensieri angoscianti oppure ti distrae dal presente, cerca di reindirizzare la tua attenzione verso ciò che stai facendo. Questo esercizio allena la mente a restare focalizzata su qualcosa di ben preciso, evitando di lasciarti distrarre da pensieri sgraditi o da preoccupazioni. Ad esempio, quando lavi i piatti o sei sotto la doccia prova a focalizzare l’attenzione sulla sensazione che provi mentre l’acqua scorre sulla tua pelle. Quando fai una passeggiata concentrati su come i piedi appoggiano per terra mentre cammini. Questo esercizio, applicato a qualsiasi attività quotidiana, ti aiuterà a sentirti più calmo.
Fai attenzione al tuo respiro
Se trovi difficile restare concentrato sul presente, concentrati sul tuo respiro. Inspira lentamente col naso e conta fino a tre, trattieni il fiato per tre secondi e poi espira attraverso la bocca contando fino a cinque. Ripeti l’esercizio finché non ti sentirai meno agitato. Puoi provare anche a sentire l’aria mentre entra dal naso quando inspiri, a come riempie il petto e la pancia e a come poi abbandona il tuo corpo mentre espiri.
Prova la meditazione
La meditazione è uno strumento molto efficace per restare nel presente e per calmare la mente e il corpo. Puoi provare diversi metodi di meditazione, finché non troverai quello che più ti fa sentire bene. Ciò che conta è che la meditazione diventi un gesto semplice ed efficace. Alcune meditazioni utilizzano la musica (dal canale youtube di Deepak Chopra musiche per favorire la meditazione), altri si servono di un mantra personale, altre ancora si fondano sull’osservazione del respiro, della postura e dei pensieri che attraversano la mente. Quando i pensieri affiorano, bisogna osservarli e lasciarli andare.
Concentrati totalmente su una conversazione
La mente tende a divagare, a pensare al passato e al futuro, soffermandosi su troppe cose. Per aiutare la tua mente a restare focalizzata sul presente, esercitati ad ascoltare prestando totale attenzione. Quando qualcuno ti parla, focalizza l’attenzione su ciò che questa persona dice e resta concentrato al 100%. Non permettere che la tua mente divaghi e pensi alla risposta da dare. Osserva la faccia del tuo interlocutore, mantieni un contatto visivo e rilassati. Se la tua mente inizia a pensare ad altro, cerca di notarlo e riporta l’attenzione su ciò che dice il tuo interlocutore.
Ogni volta che ti allontani dal presente hai maggiori probabilità di sentirti triste, insicuro, indegno o ansioso, senza alcun motivo. Se invece reindirizzi la tua attenzione sul presente, hai la possibilità di guarire te stesso. Tuttavia, se ti accorgi di non riuscire a gestire le preoccupazioni che ti affliggono e che esse influiscono sulla tua capacità di agire come vorresti, considera la possibilità di rivolgerti a un professionista del settore, quale uno psicoterapeuta o un medico, o una combinazione dei due.
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Certamente il nostro contesto culturale ci sollecita con molti stimoli e quello che noi crediamo essere una capacità, cioè fare più cose contemporaneamente (multitasking) in realtà si rivela una gran fregatura. Perché? Perché di fatto il multitasking ci rende meno efficienti e comporta un vero e proprio esaurimento delle funzioni celebrali. Il tipo di spostamento rapido e continuo che operiamo con il multitasking, fa si che il cervello bruci il combustibile così rapidamente che ci sentiamo esausti e disorientati anche dopo breve tempo. Ma ironia della sorte, più ci distraiamo e più il nostro cervello ci premia. Il multitasking crea di fatto un circolo vizioso di dipendenza dalla dopamina, premiando effettivamente il cervello a perdere la concentrazione e a cercare stimoli esterni. Ma tutto ciò ha un costo (tratto da “The Organized Mind: Thinking Straight in the Age of Information Overload” di Daniel J. Levitin).
Imparare perciò a stare nel presente e ridurre le distrazioni, è un’ottima soluzione per restare concentrati su di sé, alla ricerca della propria personale felicità.
dott.ssa Elisabetta Gusmini
Psicologa Treviglio