Paura di ammalarsi: come affrontarla al meglio

paura di ammalarsiLa paura di ammalarsi è il carattere distintivo delle persone ipocondriache. Queste hanno l’assoluta certezza di essere malati di un male che non è ancora stato individuato. Credono semplicemente che sia solo questione di tempo; cercano perciò in continuazione, attraverso indagini di laboratorio, visite da specialisti e incontri frequenti dal loro medico di base, la conferma al loro atroce dubbio.

Le persone ipocondriache non sanno come affrontare la paura di ammalarsi: ne sono semplicemente sopraffatte.

CHI SONO LE PERSONE IPOCONDRIACHE?

Le persone ipocondriache si ascoltano, stanno all’erta ad ogni piccolo segnale che il loro corpo invia, sono sensibili a notizie funeste, ricercano su internet informazioni che sostengano la loro tesi e se qualcuno prova a dire che non hanno nulla, lo leggono come un’ulteriore prova a favore della malattia ancora da confermare. Sono certi che qualcosa in loro non sta andando come dovrebbe. Rimuginano sulle proprie preoccupazioni e mantengono il corpo al centro della propria attenzione.

Spesso, ma non sempre, tendono a coinvolgere le persone a loro vicine, raccontando per filo e per segno quanto sentono, i loro timori e i loro sospetti. Tale modalità relazionale non fa altro che incrementare il timore e portare la persona ad avvitarsi sempre più su se stessa.

Può essere che incomincino ad evitare luoghi e persone per ridurre la possibilità di contrarre la malattia; pensano in questo modo di eliminare anche la loro paura di ammalarsi. Ma ciò non accade.

Può succedere che la persona abbia paura di una malattia in particolare, solitamente di quelle fulminanti tipo l’infarto. Le modalità relazionali descritte in precedenza di fatto non cambiano. Diverso è solo il focus della fissazione.

Avere cura della propria salute è sano, farsi imprigionare dalla paura di ammalarsi un po’ meno.

COSA FARE QUANDO SI HA PAURA DI AMMALARSI?

Ecco i miei suggerimenti, come una mano da tenere sempre in tasca :

  1. Pollice: se le visite e le indagini di laboratorio non hanno dato esito positivo, considera la possibilità di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per aiutare il tuo curante nella diagnosi.
  2. Indice: prima di andare nuovamente dal tuo medico di base, per almeno due settimane, prova a raccogliere in momenti precisi della giornata (al mattino appena sveglio, subito dopo pranzo e la sera prima di addormentarti) tutti i sintomi, tutti quei segnali che il tuo corpo ti invia e che ti fanno pensare ad una malattia. Dovrai farlo con molta precisione indicando la patologia a cui pensi il sintomo faccia riferimento; meglio se davanti ad uno specchio, magari nudo.
  3. Medio: se sei solito raccontare i tuoi timori a coloro che ti amano, prova a interrompere l’abitudine. Questo aiuta a pensarci meno e a concentrarti su quanto ha da dirti chi ti circonda. Se sono gli altri a domandarti, ringraziali per l’interessamento e di loro che va molto meglio (anche se muori dalla voglia di raccontare loro ciò che ti preoccupa). Parlare in continuazione dei tuoi dubbi non fa altro che accrescerli, come un fertilizzante su una pianta.
  4. Anulare: prova a dedicare del tempo a ciò che ti piace. Questo può aiutarti a spostare per un po’ di tempo l’attenzione dal tuo corpo.
  5. Mignolo: Pratica dell’attività fisica. Ti aiuterà a vivere sensazioni fisiche concrete e riprendere gradualmente confidenza con il tuo corpo. Camminare nella natura, andare in bicicletta o nuotare possono essere solo degli esempi.
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