Paura e Ansia
"Il coraggio è la paura vinta, il resto è solo incoscienza."
La paura è un’emozione sana e utile per l’adattamento degli esseri umani. La paura ha la funzione evolutiva di avvertirci dei pericoli e quindi di proteggerci rendendoci prudenti (non diffidenti), oltre che di “incoraggiarci” a dare il meglio di noi.
È impossibile e non utile, quindi, vivere senza paura. L’ansia è una risposta alla paura e anche senza di lei non è sano vivere.
Tuttavia, se l’emozione della paura supera una certa soglia, ecco che invece di essere opportunità di crescita diventa ostacolo insormontabile da superare perché ci blocca, rendendoci incapaci di agire e di realizzarci.
La paura patologica porta ad evitare le situazioni temute, producendo come effetto quello di incrementarla fino a portarci ad essere i suoi prigionieri! Il tentativo di tenere sotto controllo in tutti i modi la situazione, si trasforma spesso in una totale perdita di controllo.
Piano piano si perde il senso del nostro valore, ci si nasconde e si prova vergogna. A volte, accanto a queste due modalità (evitamento e controllo), se ne aggiungono altre due: la continua richiesta di aiuto (la quale se in un primo momento sembra placare la paura patologica, sul lungo termine è un’altra grave limitazione allo sviluppo della nostra persona) e la messa in atto di rituali protettivi o propiziatori.
Mentre la testa è consapevole dell’irrazionalità della situazione, tutto il resto del corpo non sa come porvi rimedio.
Dalla combinazione dei comportamenti reiterati e fallimentari messi in atto per cercare di far fronte alla paura, si possono strutturare diverse forme di patologia:
- Sindrome da attacchi di panico
- l’agorafobia e altre forme di fobia generalizzata
- monofobie (paura dell’altezza, di volare, di stare in mezzo alla gente, di eventi catastrofici, dei piccioni…)
- il disturbo ipocondriaco
- il disturbo ossessivo compulsivo
- il disturbo post-traumatico
Queste necessitano dell’intervento di uno specialista poiché rischiano di invalidare la persona per anni! Il compito del terapeuta sta nello sbloccare la spirale degli evitamenti e permettere alla persona di ritornare a confrontarsi con le situazioni temute, nel condurla a cambiare la sua percezione della realtà attraverso esperienze concrete.