Sull’Autoconsapevolezza

Sull'autoconsapevolezzaSecondo la teoria razionale-emotiva (Albert Ellis) le nostre emozioni derivano non tanto da ciò che ci accade, ma dal modo in cui interpretiamo e valutiamo ciò che ci accade.

Non sono le cose in sé che ci preoccupano, ma l’opinione che abbiamo di quelle cose”

(Epitteto)

Per padroneggiare i nostri stati d’animo, sentimenti e emozioni è necessario accrescere l’autoconsapevolezza. Cosa significa?

Significa praticare l’auto osservazione, cioè produrre l’abitudine a osservare e riconoscere i nostri modelli di comportamento.

Sull'Autoconsapevolezza

Pensa a qualche avvenimento recente che ha avuto su di te un forte impatto emotivo.

Come hai reagito?

  • Ribellandoti
  • Chiudendoti
  • Tenendo il muso
  • Facendo la vittima
  • Osando
  • Giudicando
  • Rinunciando
  • Irritandoti
  • Mettendoti sulla difensiva
  • Lamentandoti
  • Disperandoti
  • Arrabbiandoti
  • Vergognandoti

Quale modello comportamentale hai adottato?

In altre occasioni simili hai avuto la stessa reazione?

[Prova a tenere un diario degli avvenimenti e delle tue reazioni. Quando avrai annotato un certo numero di casi sarà facile individuare delle reazioni simili a eventi simili]

Sono reazioni produttive? Hanno avuto conseguenze positive? Se così fosse, bene! Mantienile! Se invece, con il senno di poi, ti accorgi che la reazione non è adeguata o non è produttiva, allora è il momento di agire per sostituirla con una più produttiva. Vediamo come.

Sforzati di riconoscere le reazioni fisiche dell’emozione appena sorgono.

L’emozione provoca (o è provocata secondo alcuni) tutta una serie di quei segnali fisici ben definiti:

  • battito cardiaco accelerato
  • sudorazione
  • respiro più frequente
  • strane sensazioni allo stomaco

Probabilmente le emozioni sono accompagnate da pensieri automatici:

  • Non sono all’altezza
  • Mi manda fuori di testa

Quando sei consapevole delle sensazione che provi e dei tuoi pensieri, sai riconoscere i momenti in cui potresti mettere in atto un comportamento poco produttivo. Le sensazioni diventano il tuo campanello di allarme. Quando il campanello suona sei in tempo per bloccare questi comportamenti.

Acquisire questa consapevolezza non è semplice, ma l’importante è allenarsi a far caso alle proprie sensazioni e ai pensieri correlati.

Adesso sai quali comportamenti devi evitare e sai riconoscere quando stai per metterli in atto.

A questo punto sei pronto per sostituire i comportamenti non produttivi con comportamenti utili.

Buon lavoro!!

Dott.ssa Elisabetta Gusmini

Psicologa Treviglio

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